Ecoballe a Poggioreale

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Diceva un re di Napoli:«Il popolo soffre? Aumentategli le tasse!».
Detto fatto, le tasse venivano aumentate.
Qualche giorno dopo il re tornava a domandare:«Cosa fa il popolo?».
«Piange ancora, maestà» rispondeva il gabelliere.
E allora il re ordinava nuovamente di aumentate le tasse.
Il giorno dopo la scena si ripeteva. Il re domandava:«Cosa fa il popolo?».
Ed il gabelliere rispondeva:«Piange ancora, maestà». E giù con nuove tasse!
Ma un giorno accadde, dopo l’ennesimo aumento, che il gabelliere andò dal re e gli disse:«Maestà, sta succedendo qualcosa di sconvolgente, dopo l’ultimo aumento delle tasse…….».
E il re:«….Cosa fa il popolo? Piange ancora? Allora aumenta ancora le tasse!».
E il gabelliere:«No, maestà, il popolo ride».
E il re rispose:«Fermati, perché sta per cacciarmi via!».

Quando si raggiunge il ridicolo, significa che la misura è colma e quello che sta succedendo in questi giorni attorno alla questione delle ecoballe a Poggioreale è ridicola. In un quartiere dove il degrado è la norma. Dove una mamma deve trasformarsi in Indiana Jones per accompagnare i figli a scuola. Dove non esiste verde attrezzato e quei pochi spazi sono occupati da drogati e cani randagi. Dove una scroscio d’acqua provoca smottamenti ed inondazioni. Chiuso tra un carcere fatiscente, un cimitero monumentale, l’inquinamento acustico dell’aeroporto, decine di siti utilizzati in passato come discariche abusive ed oggi nascosti sotto innocui campi coltivati. Cosa fa l’Amministrazione Comunale? Manda le ecoballe ed in cambio promette fognature! Cara Amministrazione Comunale, le fognature mi spettano perchè pago le tasse e non perchè mi prendo la monnezza!!!! Piuttosto costruiamo un termovalorizzatore ed assumiano i giovani del quartiere, attiviamo la raccolta differenziata e passiamo anche la corrente gratis!!! Questa è una proposta seria non credete????

Davanti a questi avvenimenti non posso far altro che ridere, ridere ed ancora ridere. Traete le conclusioni.

Cosa è più pericoloso?

Sono io che sono diventato strano o veramente abbiamo perso ogni riferimento alla realtà!?! Il fatto è presto detto: oggi su un noto quotidiano on-line ho trovato pubblicizzato il trailer di un nuovo film che presto sarà nelle sale. Il film è un colossal fantasy. La cosa che mi ha colpito è che nel momento in cui ho cercato di accedere al filmato, sono stato fermato da un messaggio che mi avvertiva sulla presenza nello stesso di scene di nudo. ODDIO SCENE DI NUDO!?!?!?! Quasi quasi non lo vedo; dovessi rimanere traumatizzato????? Porca miseria – mi sono detto – ma io sono maggiorenne! Quasi quasi lo vedo lo stesso. Ebbene sono seguiti 30” di draghi, uomini bruciati vivi, corpi in caduta libera su spade aguzze ed ancora sangue e fuoco. Solo alla fine ecco apparire l’unico essere non ripugnante che rimane alla mia vista per ben 2”! MAMMA MIA CHE IMPRESSIONE: UNA DONNA NUDA!!!! Ho chiuso subito il browser. Spero proprio di riuscire a dormire questa sera.

Legge di iniziativa popolare

In questi giorni si fa un gran parlare dell’iniziativa che Beppe Grillo sta portando avanti con la presentazione di una legge di iniziativa popolare per una proposta di un “Parlamento Pulito”. Questo è possibile perchè la nostra Costituzione prevede questo istituto di democrazia diretta. Ma cosa è una Legge di iniziativa Popolare? La legge di iniziativa popolare è un istituto legislativo relativo all’iniziativa legislativa, presente anche in Italia, mediante il quale i cittadini possono, attraverso una raccolta di firme, presentare al Parlamento (o ad un ente amministrativo locale, come la Regione) un progetto di legge, affinché questo sia poi discusso e votato. In Italia il numero di firme necessarie alla presentazione di una legge di iniziativa popolare varia a seconda dell’istituzione, come anche tra regione e regione: per le leggi a carattere nazionale, da presentare in Parlamento, è necessario raccogliere almeno 50mila firme, e presentare tale proposta alla Corte di Cassazione. “Il popolo esercita l’iniziativa delle leggi, mediante la proposta, da parte di almeno cinquantamila elettori, di un progetto redatto in articoli” (art.71 Cost.). Gli art.48 e 49 della successiva legge 25 maggio 1970, n.352, stabiliscono che il progetto, accompagnato dalle firme degli elettori proponenti, deve essere presentato ad uno dei Presidenti delle due Camere, il quale lo presenta alla Camera di competenza, la quale deve verificare il computo delle firme e accertare la regolarità della richiesta. Non ci sono limiti se non quelli previsti per l’iniziativa riservata.

La Costituzione

Copyright

“Salvo casi di incapacità patologica, comunicare si può e si deve: è un modo utile e facile di contribuire alla pace altrui e propria […] Negare che comunicare si può è falso: si può sempre. Rifiutare di comunicare è colpa; per la comunicazione, ed in specie per quella forma altamente evoluta e nobile che è il linguaggio, siamo biologicamente e socialmente predisposti. Tutte le razze umane parlano; nessuna specie non umana sa parlare.” Primo Levi, “I sommersi e i salvati”, 1986.

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