Art. 1

“L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.” In ricordo dei morti sul lavoro. Buon 1° maggio

25 APRILE 1945 – 25 APRILE 2008

Difendiamo i valori
di libertà e giustizia, solidarietà e pace
che hanno animato la lotta di liberazione
e sui quali si fonda la Costituzione della Repubblica

Quando i primi partigiani scelsero la via della lotta e salirono sulle montagne per combattere il nazifascismo, rischiarono e spesso offrirono la loro vita per affermare i principi stessi sui quali costruire la convivenza civile: la libertà, l’uguaglianza, la giustizia, la democrazia.

Il prezzo pagato fu altissimo: decine di migliaia di partigiani uccisi, feroci rappresaglie contro la popolazione civile che sosteneva il movimento di Liberazione, oltre 40 mila tra cittadini e lavoratori deportati nei campi di concentramento, eccidi, come a Cefalonia, di soldati che rifiutarono di consegnarsi ai tedeschi, 600 mila internati in Germania, 87 mila militari caduti nella guerra di Liberazione.

Da quella lotta che vide combattere fianco a fianco uomini e donne, operai e intellettuali, contadini e liberi professionisti di diversa fede politica e religiosa, nacque la nostra Costituzione.

Una Costituzione ancora attuale e vitale, fra le più avanzate tra quelle esistenti, non a caso difesa dalla stragrande maggioranza dei cittadini italiani nel referendum del giugno 2006, quando si cercò di snaturarne la sostanza e i valori.

Ma a sessant’anni dal 1° gennaio 1948, da quando essa entrò in vigore, l’Italia sta correndo nuovi pericoli. Emergono sempre più i rischi per la tenuta del sistema democratico, come evidenti si manifestano le difficoltà per il suo indispensabile rinnovamento.

Permangono, d’altro canto, i tentativi di sminuire e infangare la storia della Resistenza, cercando di equiparare i “repubblichini”, sostenitori dei nazisti, ai partigiani e ai combattenti degli eserciti alleati. Un modo per intaccare le ragioni fondanti della nostra Repubblica.

Per questi motivi, per difendere nuovamente le conquiste della democrazia, il 25 APRILE anniversario della Liberazione assume il valore di una ricorrenza non formale.

Nel ricordo dei Caduti ci rivolgiamo ai giovani, ai democratici, agli antifascisti, per una mobilitazione straordinaria in tutto il Paese.

Il 25 aprile è oggi una data più viva che mai, in grado di unire

tutti gli italiani attorno ai valori della democrazia.

Confederazione Italiana fra le Associazioni Combattentistiche e Partigiane

Fondazione Corpo Volontari della Libertà (CVL)

ANPI-FIAP-FIVL-ANPPIA-ANED-ANEI-ANFIM

PD-PRC-SDI-PdCI-Sd-Verdi-Italia dei Valori-MRE

CGIL-CISL-UIL-ARCI-ACLI-Centro Puecher

Comitato Permanente Antifascista contro il Terrorismo per la Difesa dell’Ordine Repubblicano

Francesco Cutolo

…ci risiamo!!

Ieri mattina (17 aprile 2008) il giornale Libero pubblicava a tutta pagina una foto in cui si vedeva un uomo steso a terra che faceva da predellino ad un altro uomo. L’editoriale del Direttore titolava “Nuovi Negrieri – Com’è umana la sinistra”. Secondo Libero, quell’uomo sarebbe stato costretto ad umiliarsi per rendere più agevole la salita a bordo del jet personale della stilista Prada ad un suo ospite. Notizia successivamente smentita dagli stessi interessati che l’hanno giustificata come un gioco goliardico. Oggi (18 aprile 2008) leggo i giornali online e vengo a conoscenza della “bella” figura che il futuro nuovo Presidente del Consiglio ha fatto alla conferenza stampa tenutasi a Villa Certosa con il Presidente Russo (vedi foto in basso). Ad una domanda sulla sua presunta relazione con una ginnasta Russa (a dire il vero poco opportuna), ha mimato l’ esecuzione di chi poneva la domanda. Ora mi chiedo: è lecito aspettarsi che domani Libero titoli a tutta pagina “Nuovi Negrieri – Com’è umana la destra”!?!?!?! …..sono curioso di vedere poi come la smentiranno : - )

Berlusconi Mitra

Piccolissima riflessione

Sicuramente non è questo il luogo per discutere di certi argomenti, ma lo è per appuntare una personalissima e piccolissima riflessione. Ieri è stata approvata la moratoria sulla pena di morte. Il fatto è che non riesco a decidere se essere contento oppure no. Chi toglie la vita ad un altro uomo, ha diritto di continuare a vivere? Chi usa violenza sui bambini, ha diritto di continuare a vivere? Chi compie atti di terrorismo, ha diritto di continuare a vivere? Se la risposta è si, allora mi spiegate perchè lo stesso diritto non è dato a chi è stato ucciso, violentato o fatto saltare in aria!?! Seconda cosa: perchè in questo paese esultiamo della moratoria e contemporaneamente permettiamo l’aborto!? Non è un controsenso????? Come al solito siamo portati più a concentrarci sulle grandi questioni piuttosto che aiutare le persone. Facciamo sì che non ci siano più i Caino prendendo per mano le generazioni future ed insegnando loro i veri valori. …in buona sostanza anche se posso concordare sul fatto che Caino non vada toccato….. almeno impegnamoci per fargli capire che non deve rompere il cazzo ad Abele!!!!